Le cave di Le Baux de Provence, sono state scavate nel corso degli anni per estrarre il calcare bianco utilizzato per costruire il castello e gli edifici la città. Nel 1935, la concorrenza economica di nuovi e moderni materiali da costruzione, ha portato le cave alla chiusura.
Le cave scoprono una nuova funzionalità grazie al genio visionario di Jean Cocteau che, stupito dalla bellezza del luogo e del suo ambiente, decise nel 1959 di girare lì "Il Testamento di Orfeo."
Questa nuova vita è stata poi riaffermata nel 1977 con un progetto ispirato dalle ricerche di Joseph Svoboda, uno dei grandi designer della seconda metà del 20° secolo, che stava lavorando a progetti di scenografica integrata con la proiezione di immagini: le enormi pareti di roccia diventarono così un supporto per la proiezione di immagini accompagnata da musiche e suoni, creando un nuovo genere che integra completamente lo spettatore avvolgendolo in una esperienza unica. Per oltre 30 anni, le cave sono diventate teatro di questi questi spettacoli audiovisivi.
Il nuovo spettacolo proiettato nelle cave di Les Baux de Provence, del 7 marzo 2014 al 4 Gennaio 2015 è dedicato a "Klimt e Vienna -. Un secolo di oro e di colori" che mostra le opere di artisti viennesi come Egon Schiele, e Friedensreich Hundertwasser.
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