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Santa Maria Addolorata (2019)


La Chiesa

La parrocchia di Santa Maria Addolorata, istituita dapprima quale vicecura di Santa Maria della Misericordia alla Borgata Gordiani e resa autonoma del 1958 ha dovuto attendendo quasi cinquant'anni per vedere la luce e per vedere completamente realizzato il progetto dell'architetto Tommaso Sbardella, dopo una serie di vicissitudini assai complesse. Prima della edificazione della grande chiesa, per la celebrazioni delle messe domenicali, venne impiegata un'aula della vicina scuola elementare; poi, con l'avvio della costruzione del complesso parrocchiale, fu adattato a chiesa un vasto saIone in origine destinato a cinematografo. Quelle che doveva sembrare una sistemazione provvisoria e di emergenza, divenne invece un lungo calvario, dato che I lavori rimasero blioccati per decenni a seguito delle difficoltà legate all'esproprio di alcune aree, insieme alla mancanza di fondi.

Il complesso è stata dunque inaugurato solo il 17 marzo 2001, in una posizione ormai divenuta ostaggio delle edificazioni circostanti, fra gli assi viari di via Venezia Giulia e di viale della Serenissima, in un contesto di grandi palazzi che arrivano fino al fronte sulla via Prenestina.
Per la sua costruzione sono stati utilizzati elementi desunti dalla tradizione locale come il mattone e il travertino.
L'edificio-chiesa si pone al limite del lotto, fiancheggiato dall'edificio delle opere e dal grande salone parrocchiale, entrambi con paramenti in biocchetti di tufo a riempire le specchiature in vista della struttura; un piccolo teatro all'aperto a semplici gradoni e il massiccio campanile in calcestruzzo armato a faccia-vista completano il disegno del complesso parrocchiale. L'aula liturgica è a pianta quadrata con il presbiterio e l'ingresso posti lungo la diagonale, rimarcata a sua volta dal sistema statico delle travi di copertura, che disegnano una croce con asse maggiore che va dal portale d'ingresso all'area presbiterale. Il presbiterio, assai angusto nella sua posizione d'angolo, è bene illuminato dalle vetrate policrome che lo affiancano e da ulteriori finestre ad asola. La cripta, sottostante il presbiterio, è adibita a cappella feriale.

Il Quartiere Collatino

Collatino è il ventiduesimo quartiere di Roma e si trova nella zona est della città. Deve il suo nome alla famosa via Collatina che lo percorre nella sua interezza dalla via Prenestina fino alla località di Lunghezza. La posizione della Collatina è peculiare in quanto è l'unica strada radiale romana compresa, nella sua totalità, all'interno del quartiere stesso. Il Collatino si estende tra la via Tiburtina a nord, Centocelle ad est, la via Prenestina a sud e via di Portonaccio ad ovest. È un quartiere molto giovane, nato nel 1961 sulle ceneri del suburbio Tiburtino, costituito nel 1921. Dal 1966 il Collatino insieme al Prenestino forma la VI circoscrizione che nel 2001 è diventata VI Municipio di Roma Capitale. Gli immobili della zona sono stati costruiti dal 1920 al 1960, mentre solo una piccola parte di case risalgono agli anni Settanta.
A partire dagli anni Venti, a seguito degli sventramenti dei borghi del centro storico e per il processo migratorio che ne seguì, ma anche a seguito dell'aumento del fabbisogno abitativo da parte delle classi più povere per il superamento del regime di blocco dei canoni di affitto, gli abitanti di quelle zone si spostarono fuori, sia nelle borgate costruite ad hoc, sia in borghetti improvvisati, come è il caso del Borghetto Prenestino e del Borghetto Lancellotti.
Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel Quartiere Collatino iniziarono ad essere costruiti nuovi nuclei edilizi. Tra questi il Quartiere INA Tiburtino IV, a partire dal 1949, nella zona proprio lungo la Tiburtina, al quale lavorarono numerosi architetti di primo piano, tra cui Ludovico Quaroni e Mario Ridolfi che coordinarono il progetto.
Dal 1961 sulle ceneri del borghetto, il quartiere inizia a prendere una sua fisionomia e nel 1966 il Collatino, insieme al Prenestino, diviene la VI circoscrizione che nel 2001 è diventata VI Municipio di Roma Capitale.
Nel nucleo storico del quartiere gli immobili sono stati costruiti quindi tra il 1920 e il 1960, mentre solo una piccola parte di case risalgono agli anni Settanta. Tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta del '900, il Quartiere Collatino subì la sua profonda trasformazione: venne attraversato dal tratto urbano della Autostrada A24 Roma-L'Aquila-Teramo e la febbre della speculazione edilizia ne ampio in maniera consistente l'area di cementificazione, estendendo i confini del quartiere sino alle propaggini di Portonaccio/Pietralata ed ingliobando le aree ancora idenidificate tra Via della Serenissima a Casal Bruciato.
Riconoscere al Quartiere, oggi, una sua identità definita è molto difficile e il territorio appare diviso in molti e diversi nuclei a sé stanti.
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