Roma Giubilata (2024)
Un occasione unica, per il turista, visitare Roma nel 2024. Bisognerà probabilmente aspettare altri 25 anni per ritrovare la Capitale brulicante di cantieri. Nella vulgata propagandistica si legge di chilometri di strade che verranno riqualificati, tante piazze rimesse a nuovo, strade e marciapiedi senza buche, maxi cantieri che hanno l'ambizione di creare lo spazio pedonale più grande le mondo. Tutto pronto e in tempo per le celebrazioni dell'Anno Santo: "una città viva e e che si rinnova", assicurano in molti. Per i romani abituati alla durata interminabile dei cantieri - che c'è sempre da chiedersi se ne vedrai la fine in vita o se trapasseranno una umana esistenza - vedere la città "rivoltata come un pedalino" (detto gergale) è certamente un atto di muta rassegnazione all'inevitabile; ma immaginando coloro che, magari, hanno dato fondo ai risparmi di una vita per ammirare la città eterna, la delusione di poterla soltanto "intravedere", tra recinsioni e transenne, non deve essere una situazione troppo appagante. E invece no, miei cari turisti, a pensarci bene i cantieri di Roma sono una esperienza unica e rappresentano una bella interpretazione della città, che se Ottorino Respighi ci ragionasse ora, gli dedicherebbe certamente un poema sinfonico, nel quale i clacson degli automobilisti irritati incoronano gli "spizzichi di città" che qualche spiraglio lascia intravedere. I lavori per il Giubileo termineranno il 24 dicembre, annunciano trionfanti i vertici capitolini e noi non possiamo che crederci, già desiderosi di passare in piazza la notte del 31 dicembre ed accogliere l’anno santo nella città ritrovata.