le 28 statue del Colosseo quadrato (2017)
«Un popolo di poeti di artisti di eroi / di santi di pensatori di scienziati / di navigatori di trasmigratori»
Prima di andare a fotografare il cosiddetto Colosseo quadrato, il Palazzo della civiltà italiana, mi sono documentato un po’ su internet, per vedere se tiravo fuori qualche spunto un po’ nuovo.
Tra le cose che mi hanno colpito, c’è il fatto che non esiste quasi nessuna documentazione fotografica sistematica delle statue collocate negli archi del piano terreno.
Così questo diventa l’oggetto di questo piccolo progetto fotografico, di carattere eminentemente documentaristico, nel tentativo di lasciare una piccola traccia filologica di queste opere.
Si tratta di 28 statue (6 per le facciate verso viale della Civiltà del Lavoro e la scalinata, e 8 nelle altre due facciate), ciascuna di esse allegorica delle virtù del popolo italiano.
In senso orario a partire dalla prima a sinistra del fronte su viale della Civiltà del Lavoro figurano le allegorie dell'eroismo, della musica, l'artigianato, il genio politico, l'ordine sociale, il lavoro, l'agricoltura, la filosofia, il commercio, l'industria, l'archeologia, l'astronomia, la storia, il genio inventivo, l'architettura, il diritto, il primato della navigazione, la scultura, la matematica, il genio del teatro, la chimica, la stampa, la medicina, la geografia, la fisica, il genio della poesia, la pittura e il genio militare.
Le sculture alte 3,40 metri, poste su basamento, insieme ai Dioscuri completano l'impianto decorativo nella parte scultorea dell'edificio progettato nel 1937 da La Padula, Guerrini e Romano. Affidate a scultori provenienti per la maggior parte dal mondo accademico di tutta Italia, vennero realizzate da marmorari professionisti (otto ditte specializzate nella lavorazione del marmo di Carrara nelle province di Lucca e Massa-Carrara), che dal 1940 al 1942 completarono la messa in opera delle prime 16 statue; le rimanenti trovarono la loro collocazione nel dopoguerra.
Le informazioni sono tratte dal volume “Gli edifici della cultura e dell'arte” di Raffaele Lemme